Sono stato ospite dell`azienda agrituristica “Rainè” di Claudio Giachino che soprattutto in questo periodo dell’anno è in grande fermento. L’autunno infatti è una stagione importante: dai noccioleti si raccolgono e si immagazzinano i frutti di un intero anno di lavoro, tra i filari si svolge la vendemmia.
A tarda sera si prosegue nella cantina: i grappoli d’uva non possono aspettare, non devono surriscaldarsi, quindi vanno lavorati subito. Minuziosamente vengono pigiati, non più manualmente, ma con l`ausilio di pigiatrici meccaniche che schiacciano, diraspano ed immagazzinano in tini (ora in acciaio inox) il lavorato per la fermentazione.
Lentamente tocca alla natura seguire il proprio corso: grazie ai lieviti contenuti nei grappoli il mosto fermenta, gli zuccheri contenuti nella polpa si trasformano, i tannini e i profumi contenuti nelle bucce sprigionano tutte le loro caratteristiche. Una lenta metamorfosi che avviene nella quiete dei tini mentre dalle cantine si diffondono nell’aria gli aromi tipici di questo periodo, spesso sconosciuti ai visitatori di passaggio.
Dopo circa 20-25 giorni, avviene la svinatura: il mosto, trasformatosi in vino, viene separato dalle vinacce. Questo significa che le parti liquide sono separate da quelle solide. Poi il vino viene messo a riposare per depurarsi ancora. Le parti solide (le vinacce) vengono pressate per recuperare ulteriori parti liquide che poi sono mandate in distilleria per la distillazione della grappa.
L’azienda produce i seguenti vini:
- Dolcetto d’Alba
- Dolcetto d’Alba Rainé
- Nebbiolo d’Alba
Oltre alla vinificazione si coltivano noccioli. L’attività agricola viene integrata con un agriturismo, che mette a disposizione dei visitatori una camera doppia oltre a quattro appartamenti composti di cucina abitabile, camera con 5 posti letto ed un ampio bagno.
Pur provenendo da un contesto agricolo, Claudio mi ha raccontato che prima di conoscere Elena, lavorava in fabbrica. Da quel momento in poi ha deciso di affrontare questa nuova sfida e si è dedicato all’azienda agricola del padre di Elena. Nel 2001 ha iniziato a vinificare le sue uve.
Questa struttura partecipa anche a “Benvenuti in Cascina”, un progetto che ha lo scopo di informare e di rendere più consapevoli le persone su cosa si fa in un’azienda agricola, nonché di degustare i prodotti coltivati offrendo la possibilità di pranzare in azienda l’ultima domenica di maggio.