Questa piccola famiglia di fattori è stata creata da un gruppo di agricoltori, che decise di iniziare a coltivare delle vigne negli anni 60′. Grazie a Sante Giulio Strologo, le vigne furono inizialmente piantate su un pendio, acquistato per questo scopo, dato che un pendio rivolto a sud avrebbe ricevuto più luce del sole di un terreno pianeggiante, luce che avrebbe così contribuito alla fotosintesi clorofilliana.
Inoltre il Signor Strologo fu uno dei fondatori del “Consorzio per la Tutela del Rosso Conero”, un’associazione che si occupa del controllo della qualità del vino Rosso Conero prodotto dagli agricoltori di quest’area.
Un microclima particolare, caratterizzato da colline baciate dal sole e dalla vicinanza al mare, rende la coltivazione delle vigne particolarmente favorevole. Il suolo nella zona Conero è calcareo ( gessoso), risiede su una base argillosa che si adatta perfettamente alla coltivazione del vino.
Il Signor Strologo ha lasciato che suo figlio Silvano qualche anno fa ereditasse la società, essendo cresciuto nell’azienda vinicola ed essendo diventato così un appassionato nella produzione di vino di alta qualità . Ha continuato l’attività di suo padre e ha esteso la proprietà da 4 ettari nel 1976 ai 14 ettari attuali.
La famiglia Strologo vive nella stessa casa in cui avvengono la produzione, la conservazione e l’assaggio del vino. Dato che siamo arrivati a Novembre, non stavo producendo il vino, abbiamo però potuto vedere i loro grandi contenitori in acciaio per il controllo della temperatura e una cantina per il vino piena di botti in legno.
Presso questa azienda la raccolta viene eseguita a mano e l’ultima raccolta è stata buona anche se l’estate è stata molto calda.
Le viti hanno circa 40 anni.
Quando le barrique vengono riempite, il legno della barrique assorbe parte del vino. Comunque, è possibile diminuire l’assorbimento e bilanciare il processo per mezzo di un umidificatore esterno.
Oltre a un vino rosato, si producono tre vini rosso conero dai nomi importanti: il primo è stato chiamato Julius dal nome del padre del titolare: Giulio Strologo, ma Julius (Caesar) è anche il nome di un imperatore romano. Il secondo si chiama Traiano, dal nome di un altro imperatore romano, mentre Decebalo era il capo dei Daci che si suicidò dopo essere stato sconfitto in battaglia dallo stesso Traiano. L’idea dei nomi è venuta da un sommelier che conosce bene la storia romana.
Dall’uva bianca moscato si produce anche il vino chiamato Muscà, un passito molto dolce.
L’estensione del terreno coltivato a vite è ora di 14 ettari, mentre nel 1976 era di soli 4 ettari.
I clienti vanno spesso in cantina nel periodo precedente il Natale per comprare regali e nel fine settimana durante il resto dell’anno. L’azienda Strologo fornisce vino anche a vari ristoranti.
Il 40% della produzione viene esportato all’estero.