Azienda Agricola Lu Branu

by admin on 24/09/2012

Slideshow Mapreference Website Facebook

Lungo la strada provinciale 125, tra le città di Palau e Arzachena, alla base di una collina segnata da un crinale granitico, che separa la grande estensione della proprietà della famiglia Columbano dalla ”Costa Smeralda, si trova il negozio la ”Bruttéa”. Ci siamo incontrati con Antonello Columbano, che gestisce l’ agriturismo, e con la sorella che si interessa in particolare della gestione del negozio.

Qui troviamo una grande selezione dei prodotti tipici dell’azienda ”Lu Branu” (che significa la primavera): liquore di mirto, di olivastro (una delle specie più rappresentative della macchia mediterranea) e di latte di capra, un antico liquore tipico della Gallura la cui ricetta è stata gelosamente conservata dalla nonna che l’ha poi tramandata alla famiglia..

Inoltre, troviamo un ampia scelta di l’olio d’oliva, vini come il cannonau, formaggi, salumi, la carne fresca, la frutta e la verdura di stagione. Dopo aver visto il negozio, siamo stati guidati da Antonello allo ”Stazzo” dove ha curato l’allestimento di un vero e proprio museo etnografico della famiglia Columbano. Infatti, Antonello, durante la guida, ci parlava della tradizione familiare che veniva trasmessa dalla trisavola alla bisnonna e dalla bisnonna alla nonna.

La storia e la tradizione familiare, di cui Antonello è giustamente orgoglioso, si è così tramandata, come la stessa proprietà, per via femminile.

Nella parte museale si trovavano gli edifici del 1800, con gli attrezzi agricoli come quello per separare i chicchi del grano, per fare il vino, per trasformare il grano in farina, un’officina per riparare gli attrezzi e anche costruirne dei nuovi. C’era anche una casetta dove i vagabondi potevano alloggiare, ma dovevano dare le notizie come pagamento siccome lo stazzo era molto isolato!

Poi, siamo andati alla fattoria dove si allevano gli animali. I maiali erano fuori, dentro un recinto ed erano molto curiosi, infatti, quasi tutti si sono avvicinati a noi con l’aria di voler scoprire chi fossimo.

Invece, i maialetti erano dentro una stalla e li sentivamo mentre camminavamo dal recinto dei maiali a quello dei cinghiali. I cinghiali vivono infatti in uno spazio separato,. All’inizio, due cinghialetti erano nascosti in un boschetto e ci guardavano a distanza, curiosi ma intimiditi dalla nostra presenza. Hanno osato uscirne dopo alcuni minuti, ma cercavano di stare dietro un cinghiale adulto tutto il tempo.

Tutti, i maiali e i cinghiali, sembravano molto puliti anche se ( come sappiamo) amano fare il bagno nel fango. Forse è troppo secco qui, così che non è possibile fare il bagno nello stesso luogo dove abitano,

Le capre si trovavano dentro una stalla aperta, mentre le caprette erano separate in una piccola camera. Quando Antonello le ha liberate, saltavano e correvano come dei ginnasti.

Le galline e un gallo vivevano dentro un altro recinto e si sono avvicinati durante la nostra visita. Invece, le anatre, che erano dentro lo stesso recinto, non si sono accorte di niente e hanno continuato la loro attività in una piscina.

Abbiamo anche incontrato un asinello molto timido. All’inizio, stava senza muoversi, ma con Antonello vicino, ci ha gradualmente avvicinato. Invece, i cavalli si trovavano su un prato e li abbiamo solo visti a distanza. Anche i bovini della razza rustica sarda si trovavano allo stato brado lontano dalla fattoria.

L’azienda ha un laboratorio dove si preparano a mano degli gnocchi, dei ravioli, dei dolci, ecc., mentre la carne e i salumi vengono preparati in un laboratorio condizionato.

Si coltivano i cereali per fornire farina alimentare e il mangime per il bestiame, l’orzo per i maiali, le viti, l’oliva bosana, l’olivastro (l’oliva selvatica), il mirto, le verdure come l’aglio, gli zucchini, i peperoni e i pomodori. C’è anche un giardino selvatico con le erbe medicinali dove ogni piantina ha un cartello che descrive il nome e l’uso medico di ogni erba. Si coltivano anche dei legumi per il consumo familiare.

L’azienda ha anche un agriturismo e un grande ristorante dove si servono i prodotti dell’azienda. Il ristorante e’ stato costruito usando i materiali locali come le pietre di granito e il legno; gli stessi materiali che gli antenati della famiglia Columbano usavano per costruire le loro case. L’ambiente del ristorante e’ un edificio dove si trovano gli archi e un grande camino di pietra e l’altezza della stanza è veramente notevole. Ci sono anche delle foto degli antenati che vivevano nello stazzo dove adesso si trova il museo etnografico.  Abbiamo avuto una deliziosa cena con tre piatti, abbiamo cominciato con la pasta, poi le salsiccie e la carne suina e abbiamo finito con le frutte. Naturalmente, abbiamo usato l’olio della loro azienda sull’insalata e abbiamo bevuto il loro vino Rosso di Surrau.

Ricapitolando, quest’azienda e’ un luogo dove gli animali vengono trattati bene, si conserva intatta la memoria di come i loro antenati vivevano, ma si usano gli attrezzi moderni, si coltivano le piante biologicamente, c’è un negozio con una grande selezione di prodotti sanissimi e si accolgono gli ospiti con genuino piacere.

Visite alle aziende e redazione degli articoli realizzati in collaborazione con la scuola Terramare.

Previous post:

Next post: