Azienda agrituristica Su Sattisceddu

by admin on 19/10/2013

Slideshow Mapreference Website Facebook

Attraversando la pianura del Campidano e percorrendo la strada provinciale Uras/San Nicolò d’Arcidano, siamo arrivati all’agriturismo Su Sattisceddu. L’azienda agrituristica è a conduzione familiare. Ad attenderci c’era Mauro, il figlio primogenito, che  gentilmente ci ha accompagnati alla fattoria dove tengono gli animali, situata a poca distanza dall’agriturismo (gestito da sua sorella), e dove poco dopo abbiamo incontrato il signor Giuseppe, il padre di Mauro, accompagnato dal suo gregge.

Mentre prima l’azienda si occupava anche della vendita di formaggi e di carne, oggi preferisce puntare principalmente sulla produzione di latte, che vende alla cooperativa denominata  L’armentizia moderna, situata a circa 30 chilometri, nel territorio di Guspini ma, soprattutto, predilige la vendida degli arieti selezionati per la monta. L’azienda agrituristica, infatti, possiede un allevamento di selezione e presenta gli animali selezionati come razza sarda, nelle mostre morfologiche a livello nazionale.

Mauro, essendo lui stesso, giudice ed esperto di animali di razza sarda per le altre aziende, ci ha spiegato, insieme a suo padre, quali caratteristiche peculiari deve avere un animale affinchè risulti di razza sarda, e sono: manto completamente bianco privo di chiazze o macchie, lana lunga e omogenea conforme alla razza sarda, arti con gli appiombi dritti, niente corna e perfetta linea dorso-lombare.

Al nostro arrivo alla fattoria, abbiamo salutato Mauro e siamo rimasti con il signor Giuseppe, che si occupa prevalentemente dell’allevamento degli animali.

Dapprima, ci ha mostrato all’interno di un recinto, un gruppo di pecore che si stava preparando al parto, a cui ha dato una porzione di cereali per mostrarci come le pecore mangiano la giusta razione quotidiana dalle mangiatoie. Invece, per ciò che riguarda l’erba medica e il fieno, Giuseppe, lascia nel recinto, un quantitativo a disposizione degli animali per tutta la notte.

In seguito, ci ha mostrato anche la sala mungitura munita di un sistema innovativo per mungere gli animali. Il sistema funziona in questo modo: prima viene messo il cibo in una mangiatoia, quindi le pecore, infilano la testa attraverso una rastrelliera “autocatturante” che blocca l’animale, facilitando le operazioni di mungitura.

Il signor Giuseppe, inoltre, ci ha spiegato che per natura, la pecora dovrebbe avere cibo a sufficienza 24 ore su 24 e che, come noi, anche le pecore hanno bisogno di una ampia varietà dei cibi quindi, oltre all’erba che pascolano, il fieno, la paglia etc., è importante introdurre nella loro alimentazione, alcuni mangimi concentrati indispensabili all’animale, affinché non vada incontro a carenze nutrizionali. Di solito si tratta di semi, legumi come le favette, misto di polpa di barbabietola e cereali come l’orzo che viene coltivato da Giuseppe. Tali mangimi concentrati vengono dati alle pecore soprattutto durante l’inverno quando la quantità d’erba scarseggia e quando l’animale è più vulnerabile, cioè durante il passaggio dalla fase di asciutta a quella di gestazione e successivamente a quella di lattazione.

E’ molto importante che gli ovini, essendo dei ruminanti, consumino la giusta quantità di fibra masticabile, fondamentale per la salute delle pecore.

A tal proposito, Giuseppe ci ha mostrato anche alcuni terreni seminati con quelle che sono tra le piante foraggere più adatte a far pascolare le pecore tra cui il Loietto, il Trifoglio alessandrino e la Sulla, quest’ultima molto apprezzata dagli allevatori, poiché viene utilizzata nella composizione di un foraggio di ottima qualità per il bestiame, avendo come principale caratteristica un alto valore nutritivo, ricco di proteine. La Sulla riesce a bonificare in maniera eccellente i terreni già sfruttati da altre colture, arricchendo il suolo di azoto, e pertanto viene inserita tra due coltivazioni di cereali.

Intorno alla fattoria ci sono vari campi dove le pecore pascolano, che Giuseppe comincia a seminare sin dai primi di ottobre e finisce a dicembre, di modo che ci sia sempre foraggio a disposizione per i suoi animali.

Il signor Giuseppe svolge questo lavoro da anni e lo fa con molta passione, portando avanti una tradizione di famiglia iniziata dal suo bisnonno e spera tanto che in futuro anche i suoi figli facciano altrettanto.

Visite alle aziende e redazione degli articoli realizzati in collaborazione con la scuola Terramare.

Previous post:

Next post: