Azienda Agrituristica-Frutteto-Vitivinicola “Le Camelie” – Pietro e Marta Cossu

by admin on 19/03/2010

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Siamo arrivati alle Camelie percorrendo un lungo rettilieno che da Palmadula conduce fino a Fertillia attraversando una zona bonificata divisa in numerosissimi poderi assegnati a braccianti provenienti da diverse regioni di Italia durante gli anni 30 e più tardi assegnati anche ai contadini sardi (anni 50).

Ogni podere aveva la casa colonica anessa. Entrando nel podere della famiglia Cossu ci accoglie un largo viale alberato perfettamente curato con prati e fiori colorati: camelie, margherite molticolore, un roseto. Anche la casa appare molto curata con un largo patio aperto sul giardino e sul retrostante frutteto.

Il frutteto contiene alberi di pesco, albicocco, mandorlo, limone, ma anche antiche piante da frutta come il sorbo dalle bacche rosse e l’azzeruolo (un melo selvatico). Siccome siamo arrivati a fine marzo, abbiamo visto solo i fiori degli alberi e non i frutti. Tra le varie piante troviamo anche il mandorlo amaro: Pietro ci spiega che questa pianta è un ottimo porta-innesto per il pesco e altri tipi di frutti, perché è molto resistente alle malattie e anche alle gelate e quindi rende anche gli innesti più resistenti; refrattari a parassiti come il capinodus, che depone le uova alla base del fusto, e alla siccità.

Il padre di Pietro, che era un assegnatario, in quanto negli anni 50, aveva ricevuto dall’Ente di Riforma Agraria Sarda una proprietà di circa 50 ettari, ha lavorato per molti anni piantando un vigneto e un oliveto. Pietro, che aveva lavorato nell’ente forestale per molti anni, ha deciso di lasciare questo lavoro, e continuare a mantenere l’azienda paterna, innovandola: ha impiantato un nuovo frutteto che cura con grande passione e si è specializzato nella potatura e negli innesti; ha anche impiantato un nuovo vigneto.

Pietro pratica tre tipi di innesto riguardo al frutteto: innesto a gemma, innesto a corona e innesto a spacco.

Tutte le piante del frutteto, tra novembre e dicembre, vengono sottoposte alla potatura a vaso. Con questo tipo di potatura si favorisce l’ossigenazione e il soleggiamento dei frutti, che verranno prodotti in quantità inferiore, perché si eliminano molte gemme da cui si svilupperebbero i rami centrali, ma sicuramente di qualità superiore.

Nei suoi vigneti, Pietro coltiva il Vermentino e il Cagnulari, tipi di vite che ha innestato sopratutto su vitigno americano usato come porta-innesto. Essendo questo un vitigno molto resistente rafforza gli innesti e previene malattie tipiche della vite come la fillossera, per esempio. Da queste uve si ricavano un Cagnulari nero, corposo e un ottimo Vermentino.

Pietro coltiva anche un grande numero di uva da tavola: Italia, Black magic, Michele Paglieri, Cardinal, Regina Rosa (di colore rosato).

Visite alle aziende e redazione degli articoli realizzati in collaborazione con la scuola Terramare.

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